Dopo 14 anni la Giunta mette mano al regolamento e alle tariffe superando la divisione in due aree di pagamento (fuori e dentro i viali) e creandone una terza per le aree pedonali (e più turistiche) del centro storico, che pagheranno di più di oggi a vantaggio dei dehors fuori dal centro, che avranno invece una riduzione della tariffa.
L’obiettivo della rimodulazione, che non riguarda solo le aree pedonali ma è più generale, è di perseguire una maggiore equità del sistema tariffario, regolando l’utilizzo del suolo pubblico alla luce del maggiore uso del centro storico. Le aree pedonali rispondono infatti pienamente ai criteri di maggiore valutazione economica di un’area, alla base della definizione del canone, così come indicato nella normativa nazionale. In questa logica, la rimodulazione comporterà anche una riduzione dei coefficienti nelle zone fuori dai viali.
Sono confermate tutte le agevolazioni e le esenzioni già previste dal Regolamento. In particolare:
- le esenzioni per le attività economiche situate in zone interessate dai lavori per la realizzazione delle linee tranviarie.
- le esenzioni per le iniziative realizzate in collaborazione con il Comune di Bologna, per finalità di interesse generale, da soggetti individuati a seguito di bandi o avvisi pubblici, quando l’esenzione dal canone sia espressamente contemplata fra le forme di sostegno indicate nell’avviso (es. patti di collaborazione);
- le agevolazioni per le iniziative di partenariato sociale, finalizzate alla realizzazione di interventi di interesse generale, compreso il decoro urbano.
Le nuove tariffe entreranno in vigore dall’1 aprile.